Shaqiri, l’aneddoto sull’Inter: “Giocavo in una squadra qualitativamente povera”

Xherdan Shaqiri è tornato a parlare della sua esperienza all'Inter, nel corso di un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport

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Si sa, nel corso degli anni l’Inter ha accolto fra le sue fila sia veri e propri campioni che meteore. In quest’ultima categoria rientra il nome di Xherdan Shaqiri, arrivato nella sessione di mercato invernale del 2015 per rinforzare il reparto offensivo. Un acquisto voluto da Roberto Mancini, che aveva bisogno di un esterno di estro e fantasia per tentare la rimonta in un campionato fino a quel momento al di sotto delle aspettative. Nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, lo svizzero ha parlato dell’avventura con i nerazzurri. Queste le sue dichiarazioni: “La Beneamata mi stava seguendo da tanto tempo, Mancini mi chiamò e mi disse che sarei stato centrale nel progetto. Invece non giocai tantissimo, complici i problemi fisici. A parte tutto, credo potesse concedermi spazio in più”.

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L’attuale numero 10 del Basilea ha proseguito: Sono capitato in una dell’Inter più povere qualitativamente parlando degli ultimi 15 anni. Eravamo una squadra costruita male, senza equilibrio e campioni. A me era stato promesso che avrei giocato tanto, ma mi aspettavo un contesto diverso e non eravamo attrezzati per vincere. Il gruppo era bello, anche se il clima non era sempre dei migliori dato che non vincevamo spesso. Però ci divertivamo. Passavo molto tempo con Kuzmanovic e ricordo con simpatia Nagatomo, Juan Jesus e Dodò”.

Inter, Shaqiri: “Mi mandarono da uno sciamano”

Durante la sua intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Shaqiri si è soffermato ancora una volta su Mancini e su un retroscena del suo capitolo all’Inter: “Ho tanta stima per il mister. Ci siamo incontrati anche con la Nazionale e ha sempre speso belle parole nei miei confronti. Il club una volta mi mandò da uno sciamano, mi dissero che faceva miracoli e che aveva curato anche Ronaldo il Fenomeno. Fu un disastro, feci un’ora e mezza di macchina per niente”.

Il 33enne ha concluso parlando dell’attuale rosa dei meneghini, pronti per la sfida alla Juventus del prossimo sabato 13 settembre: L’Inter è una grande squadra ed in quanto tale deve sempre lottare per vincere. Ha tenuto tutti i campioni e si è rinforzata, quindi deve arrivare in fondo in tutte le competizioni. Ha cambiato allenatore ma sono fiducioso. Possono vincere lo Scudetto. San Siro è il valore aggiunto, quando è pieno fa impressione”.

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