Il destino di Benjamin Pavard continua a tenere banco in casa Inter, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato. Il difensore francese, titolare nel netto 5-0 contro il Torino, ha dato segnali incoraggianti di solidità e affidabilità, lasciando intendere la volontà di restare a Milano per guidare la retroguardia nerazzurra. Ma come spesso accade nelle ultime ore di trattative, nulla può dirsi davvero definitivo.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, una proposta concreta compresa tra i 18 e i 20 milioni di euro potrebbe indurre la dirigenza a valutare una cessione, soprattutto se accompagnata da margini di guadagno immediati o dall’opportunità di reinvestire rapidamente.
L’eventuale sostituto: presente e futuro da bilanciare
L’Inter, in ogni caso, non si farebbe trovare impreparata. La linea dettata da Ausilio e Baccin è chiara: puntare su un difensore giovane e di prospettiva, senza rinunciare a un giocatore già pronto per alternarsi a Yann Bisseck e completare le rotazioni di Cristian Chivu.
Il profilo ideale è quello di un centrale mancino, capace di ricoprire il ruolo di vice-Bastoni e garantire un ricambio generazionale per veterani come Acerbi e De Vrij. In quest’ottica, il nome più caldo è quello di Yusuf Akcicek, classe 2006 del Fenerbahce, considerato uno dei prospetti più interessanti del calcio turco.
Il club di Istanbul ha già respinto un’offerta nerazzurra da 16 milioni di euro, chiedendone almeno 20. Una distanza che non appare incolmabile, soprattutto se dal mercato dovesse arrivare la spinta di una cessione pesante come quella di Pavard.
L’equilibrio tra oggi e domani
La situazione di Pavard fotografa bene la strategia interista: costruire un gruppo solido per l’immediato, senza trascurare le basi per il futuro. Da un lato c’è la volontà di blindare un difensore di esperienza internazionale che ha già dimostrato di saper essere decisivo; dall’altro, l’esigenza di programmare un ricambio che metta al sicuro la difesa negli anni a venire.
Per il momento Pavard resta un punto fermo di questa Inter. Ma il mercato, lo si sa, vive di accelerazioni improvvise. E il francese potrebbe trasformarsi, suo malgrado, nell’ago della bilancia che deciderà il futuro prossimo della retroguardia nerazzurra.