La sessione di calciomercato sta andando avanti e l’Inter dovrà valutare non solo gli acquisti, ma anche le cessioni che, inevitabilmente dopo l’addio di Simone Inzaghi, ci saranno e attuare così una piccola rivoluzione. Se per Calhanoglu si aspettano solo offerte provenienti dall’estero, per Dumfries e Bisseck la situazione è completamente diversa, dato che i due calciatori sono coperti da una clausola rescissoria importante.
Denzel Dumfries sembrava essere uno dei candidati alla partenza: nelle ultime ore era circolata la voce di una scadenza della clausola da 25 milioni di euro in scadenza subito, mentre stando a quanto riportato da Sport Mediaset, il calciatore sarebbe coperto fino al 30 di luglio. In molti però avrebbero criticato la scelta di porre su un giocatore così fondamentale una “tassa” di poco valore, ma la realtà dei fatti è un’altra: l’Inter e Marotta hanno infatti deciso di inserire la clausola sul cartellino dell’olandese a novembre del 2024, quando il suo rendimento non era ancora valutato come all’altezza; inoltre, questo ha permesso al club di evitare che il calciatore potesse andare via a zero.
A tutto ciò bisogna anche aggiungere che si tratterebbe di una clausola da 25 milioni di euro da pagare in un’unica soluzione che renderebbe complicato l’affondo da parte di più club, senza tener conto dell’ingaggio da 4 milioni di euro percepiti da Dumfries all’Inter: a queste condizioni sono pochi i club che potrebbero permettersi un simile affare. Oltre all’ex PSV, Marotta sta facendo i conti anche con Yann Bisseck.
Inter, la clausola di Bisseck
Dopo una stagione in cui si è dimostrato all’altezza di un grande club e con ampi margini di miglioramento, Bisseck sarebbe finito nel mirino di diversi club: stando a Sport Mediaset, però, nel contratto del giovane ci sarebbe una clausola da 120 milioni di euro, valida per il mese di luglio per il mercato estero.
Oltre a spaventare le possibili pretendenti, l‘Inter farebbe leva su questa clausola per dimostrare la certezza nel progetto nerazzurro dell’ex Aarhus. In caso qualche club dovesse decidere di pagare tale cifra, a quel punto nelle casse del club meneghino finirebbe una cifra ingente da poter ampiamente investire sul mercato in entrata.
