Il giorno dopo la sconfitta casalinga contro l’Udinese, l’Inter si ritrova al centro di un’analisi severa firmata Paolo Di Canio. Dagli studi di Sky Calcio Club, l’ex attaccante ha parlato senza mezzi termini della prestazione dei nerazzurri e delle responsabilità che, a suo avviso, non riguardano soltanto l’aspetto tecnico, ma soprattutto quello mentale.
Secondo Di Canio, Cristian Chivu – appena salito in panchina dopo l’era Inzaghi – dovrà affrontare una sfida che va oltre la tattica: ricostruire la motivazione di un gruppo che sembra ancora segnato da quanto accaduto tra la scorsa stagione di campionato e la finale di Champions.
L’analisi di Di Canio: “Barella e Bastoni irriconoscibili”
Parole dure soprattutto nei confronti di due colonne della squadra: Nicolò Barella e Alessandro Bastoni. L’ex attaccante ha sottolineato come il centrocampista, invece di incidere, si sia limitato a rallentare il gioco: “Ho contato dodici volte Barella fermarsi e giocare da piantato. Non è accettabile da un leader tecnico come lui”. Un discorso simile è stato fatto anche per Bastoni, giudicato scarico e poco preciso negli appoggi.
Un richiamo che vuole essere più psicologico che tattico, con l’idea che l’Inter debba tornare a sentire sulla pelle il peso delle sconfitte recenti, facendone carburante per non ripetere gli stessi errori.
Non solo i giocatori: nel mirino di Di Canio è finita anche la gestione di Simone Inzaghi negli anni passati. Pur riconoscendo i meriti in Europa, l’ex Lazio ha rimarcato come in campionato l’Inter avrebbe potuto portare a casa almeno un paio di scudetti in più, accusando l’ex tecnico di aver insistito su scelte troppo conservative nei momenti decisivi.
Ora il compito ricade su Chivu, che secondo Di Canio dovrà trasformare la delusione in energia positiva e far tornare la squadra a giocare con la fame che serve per dominare in Serie A.