Nel sistema solare nerazzurro esiste un corpo celeste che continua a illuminare ogni traiettoria: Lautaro Martinez. Il capitano dell’Inter si conferma ancora una volta il riferimento assoluto della squadra, decisivo anche nella vittoria contro l’Atalanta, una partita che ha ribadito la sua centralità tecnica e carismatica.
E se il Toro resta il faro, alle sue spalle cresce con forza anche Pio Esposito, il golden boy, sempre più affidabile quando viene chiamato in causa. La loro intesa italo-argentina sta diventando una risorsa concreta, soprattutto nei momenti in cui Thuram ha bisogno di rifiatare.
I numeri di Lautaro Martinez
Lautaro Martinez continua a essere il grande mattatore dell’Inter. E contro la Dea, sembra esaltarsi come pochi altri: quella messa a segno è l’ottava rete in carriera contro i bergamaschi, con 10 partecipazioni complessive al gol in 13 confronti. Numeri che raccontano un feeling speciale.
Il momento di forma è certificato anche dai dati recenti: da inizio novembre, in Serie A, il capitano nerazzurro ha preso parte a 7 reti, con 6 gol e 1 assist. Un rendimento eguagliato solo da Nikola Vlašić del Torino nello stesso periodo. Inoltre, il gol contro l’Atalanta rappresenta il quarto centro consecutivo in campionato, una striscia che mancava dal dicembre 2021.
Guardando al 2025, Lautaro ha già raggiunto quota 15 gol in Serie A, primato condiviso con Riccardo Orsolini. Nessuno ha fatto meglio nell’anno solare. Con un leader così, l’Inter può legittimamente coltivare ambizioni importanti anche all’alba del 2026.
L’intesa con Pio Esposito
Cristian Chivu lo ha sottolineato senza giri di parole: «Abbiamo un attacco con quattro giocatori straordinari». La profondità e l’efficacia del reparto avanzato nerazzurro sono ormai evidenti. Martinez, Esposito, Thuram e Bonny compongono un mosaico offensivo ricco di soluzioni. Ma quando i due francesi rallentano, è proprio l’asse Lautaro-Pio a garantire continuità e qualità.
Il gol vittoria contro l’Atalanta è solo l’ultima dimostrazione di una connessione che funziona. In precedenza, Esposito aveva già servito un assist decisivo al Toro nella gara di Pisa, e lo stesso copione si era ripetuto contro l’Union Saint-Gilloise. Segnali evidenti di una sintonia crescente.
Sono lontani i tempi delle soluzioni di emergenza: oggi, quando Thuram lascia il campo e Pio prende il suo posto, l’impatto del numero 94 è immediato. Una garanzia tecnica e mentale che permette all’Inter di mantenere equilibrio e pericolosità offensiva. E i tifosi, finalmente, possono guardare avanti con serenità.
