Zazzaroni punge il mercato estivo: ironia e critiche sul calcio italiano e sulla nuova Serie A

Il direttore del Corriere dello Sport boccia l’estate del calciomercato e commenta con sarcasmo le novità regolamentari della stagione 2025-26.

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Ivan Zazzaroni non ha risparmiato frecciate al calcio italiano nel suo ultimo editoriale pubblicato sul Corriere dello Sport. Con il suo consueto stile pungente e ironico, il direttore del quotidiano ha descritto l’estate 2025 come una delle più povere di colpi e di entusiasmo, dominata da trattative infinite e senza veri protagonisti. L’immagine scelta è chiara: un calciomercato fermo, che per settimane ha vissuto soprattutto sul caso Ademola Lookman, l’attaccante dell’Atalanta al centro di una telenovela mai decollata.

Secondo Zazzaroni, la resistenza del club bergamasco a cedere il nigeriano nonostante le offerte – tra cui quella da 45 milioni respinta – è diventata il simbolo di un mercato che non ha ancora trovato la sua scintilla. In un passaggio dai toni sarcastici, il giornalista ha definito l’estate «quella di Ade…mola mia Berghem», sottolineando come il calciatore sia rimasto a Bergamo trovando il pugno duro della società piuttosto che comprensione.

Critiche alle regole e uno sguardo al futuro

Per Zazzaroni, il vero calciomercato inizierà soltanto alla fine della prima giornata di Serie A, quando l’urgenza dei risultati supererà la prudenza dei bilanci. Ma non è solo il mercato a finire nel mirino del direttore: l’editoriale prende di mira anche le novità regolamentari introdotte in questa stagione, dagli otto secondi concessi ai portieri fino al nuovo ruolo “teatrale” degli arbitri in campo, giudicati con sarcasmo come scelte che «nemmeno l’intelligenza artificiale avrebbe partorito».

Il pezzo si chiude con uno sguardo proiettato verso il Mondiale per club e il 2026, quando il calcio italiano dovrà dimostrare di essere ancora competitivo su palcoscenici internazionali. In caso contrario, la chiosa del direttore è tagliente: «Tutti al mare a Coccia de morto».

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