Il trasferimento di Nicola Zalewski dall’Inter all’Atalanta è diventato in poche ore uno dei temi più discussi del mercato. L’esterno polacco, riscattato appena due mesi fa dalla Roma per 6,5 milioni, è stato ceduto ai bergamaschi per 17 milioni complessivi. Una manovra che ha consentito ai nerazzurri di realizzare una plusvalenza superiore ai dieci milioni in tempi record, un risultato che in molti hanno definito un autentico capolavoro gestionale.
Il talento sacrificato
Classe 2002, cresciuto nel vivaio romanista e già protagonista con la nazionale polacca, Zalewski è considerato un profilo capace di unire tecnica, velocità e imprevedibilità. Per questo motivo la sua partenza lascia un vuoto tecnico nella rosa di Cristian Chivu, che perde uno dei pochi giocatori in grado di creare superiorità numerica sulle corsie esterne.
L’analisi di Biasin
A evidenziare la doppia faccia dell’operazione è stato il giornalista Fabrizio Biasin, che sui social ha commentato così: «L’Inter vende Zalewski (per me molto forte), rinuncia a uno dei pochi giocatori della rosa capaci di creare superiorità e dovrà necessariamente rimettere nel gruppo dribbling e corsa. L’operazione dal punto di vista economico (plus da oltre 10 milioni in 6 mesi) è un capolavoro».
L’Inter vende Zalewski (per me molto forte), rinuncia a uno dei pochi giocatori della rosa capaci di creare superiorità e dovrà necessariamente rimettere nel gruppo dribbling e corsa.
L’operazione dal punto di vista economico (plus da oltre 10 milioni in 6 mesi) è un capolavoro. pic.twitter.com/4xpifpmuj9
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) August 17, 2025
Se per l’Inter la scelta risponde a logiche di bilancio e sostenibilità, per l’Atalanta l’acquisto rappresenta un investimento di prospettiva. Ivan Juric avrà a disposizione un esterno duttile e giovane, perfettamente compatibile con il suo sistema di gioco che valorizza corsa, intensità e capacità di incidere in entrambe le fasi.
In definitiva, l’operazione è stata costruita per soddisfare entrambe le società: l’Inter capitalizza e rafforza i propri conti, l’Atalanta si assicura un talento destinato a crescere in un ambiente che da anni è fucina di valorizzazioni tecniche.