Con il calciomercato agli sgoccioli, l’Inter continua a monitorare il reparto difensivo, in attesa di capire se servirà un innesto. Tra i nomi valutati dalla dirigenza c’è quello di Oumar Solet, classe 2000, oggi pilastro dell’Udinese. Un profilo che piace da tempo, ma la trattativa si presenta tutt’altro che agevole.
Difesa e centrocampo, le priorità di Chivu
Dopo il no definitivo per Lookman, la società ha deciso di concentrare il budget residuo – stimato tra i 40 e i 50 milioni – su due reparti: centrocampo e difesa. In mediana resta viva la pista Manu Koné, considerato l’innesto ideale per garantire fisicità e dinamismo, mentre dietro tutto dipende dal futuro di Benjamin Pavard. Solo un suo addio aprirebbe realmente la porta a un nuovo centrale.
La posizione dell’Udinese e l’incognita giudiziaria
Il club friulano, reduce dalle partenze di Bijol, Lucca e Thauvin, non sembra intenzionato a privarsi del suo miglior difensore. Per sedersi al tavolo servirebbe un’offerta da 20-25 milioni di euro, valutazione che l’Inter non ha intenzione di soddisfare. Marotta e Ausilio studiano un’altra strada: un prestito con diritto di riscatto, formula che consentirebbe di distribuire i costi e di valutare con più calma anche la situazione extra-campo del calciatore, coinvolto in un’indagine a Udine per presunta violenza sessuale.
Un’operazione tutta in salita
La pista Solet resta quindi legata a più variabili: le resistenze dell’Udinese, il futuro di Pavard e i tempi della giustizia. In viale della Liberazione, però, nessuna porta viene chiusa in anticipo. L’obiettivo resta quello di consegnare a Cristian Chivu una rosa completa, con rinforzi mirati nei reparti chiave, per affrontare una stagione che si annuncia intensa e ricca di obiettivi.