Luis Henrique-Inter, il brasiliano fatica a brillare: Chivu lo aspetta e studia le mosse per valorizzarlo

L’ex Marsiglia non ha ancora mostrato il suo estro nelle prime uscite. Prudenza tattica e fase di adattamento lo frenano, ma il tecnico nerazzurro crede nelle sue qualità.

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Tra i volti nuovi che hanno arricchito la rosa dell’Inter in questa estate, quello di Luis Henrique è forse il più enigmatico. Se Petar Sucic, Eliesse Ben Seghir Bonny e il rientrante Pio Esposito hanno già dato segnali incoraggianti, il brasiliano classe 2001 resta ancora un’incognita. Arrivato dal Marsiglia con l’etichetta di esterno rapido e imprevedibile, capace di puntare l’uomo e saltarlo in velocità, finora non ha saputo incidere come ci si attendeva. Nelle amichevoli e nel Mondiale per Club non si sono visti i suoi dribbling, né quelle giocate che avevano convinto la dirigenza a investire su di lui.

Adattamento e disciplina: il freno del talento

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la fase di ambientamento pesa ancora molto. Cristian Chivu pretende dal brasiliano una disciplina tattica rigorosa, soprattutto in fase difensiva. Luis Henrique si sta applicando con serietà, ma forse troppo: l’attenzione alle consegne lo porta a limitare il coraggio, rinunciando a quell’imprevedibilità che rappresenta la sua arma principale. In poche parole, sta rispettando lo spartito con grande scrupolo, ma a scapito della fantasia che dovrebbe caratterizzarlo.

Il quotidiano sottolinea come manchi quel pizzico di sfrontatezza che potrebbe fare la differenza. Una mancanza che, tuttavia, potrebbe essere solo temporanea, legata alla necessità di acquisire fiducia e sicurezza in un contesto nuovo e molto competitivo come quello nerazzurro.

Le possibili soluzioni tattiche di Chivu

Un altro aspetto riguarda la posizione in campo. In questa fase iniziale, Luis Henrique è stato utilizzato soprattutto come esterno a tutta fascia, ruolo che lo costringe a un dispendio di energie costante e a un’attenzione difensiva che limita le sue iniziative offensive. La sua carriera, però, racconta un’altra storia: nato come ala sinistra, ama partire largo, rientrare sul destro e cercare la giocata verso la porta. Non a caso, nell’amichevole con l’Olympiacos, quando Dimarco si è fermato, Chivu lo ha schierato proprio sulla corsia mancina, un terreno più congeniale alle sue caratteristiche.

Il tecnico rumeno potrebbe valutarne anche un impiego nel tridente offensivo, soprattutto se non dovesse concretizzarsi l’arrivo di Ademola Lookman, obiettivo principale per completare l’attacco. In tal senso, Luis Henrique potrebbe trasformarsi in una risorsa interna preziosa, una carta da giocare a sorpresa per variare gli schemi offensivi e sorprendere le difese avversarie.

Verso l’esordio in Serie A

L’esordio ufficiale del brasiliano in campionato potrebbe arrivare già contro il Torino, nella sfida di lunedì a San Siro. Probabilmente non dall’inizio, ma a gara in corso, quando le sue accelerazioni e la sua freschezza potrebbero rivelarsi decisive. Nel frattempo, lo staff nerazzurro accoglie con sollievo i rientri di Dimarco e Carlos Augusto, oltre al recupero imminente di Davide Frattesi.

Chivu attende di vedere il vero Luis Henrique, quello capace di accendere la manovra con strappi improvvisi e giocate fuori dagli schemi. Se il brasiliano riuscirà a sbloccarsi, l’Inter potrebbe ritrovarsi in casa un’arma in più, capace di cambiare volto alle partite e di allargare ulteriormente le soluzioni offensive a disposizione del tecnico.

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