Il calciomercato dell’Inter conosce un colpo di scena. A fare chiarezza ci ha pensato Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che ha corretto le indiscrezioni circolate negli ultimi mesi riguardo al budget nerazzurro. Non c’erano 100 milioni “puliti” da spendere, come si era pensato, ma una cifra vincolata alle cessioni.
«Oaktree aveva stanziato 100 milioni per la campagna acquisti – ha spiegato Zazzaroni – ma a fronte di 30-40 milioni di cessioni. Quindi, in realtà, erano solo 60 milioni realmente utilizzabili».
Le spese e i colpi sfumati
Con gli arrivi già ufficializzati – Luis Henrique, Sucic, Bonny e Diouf – l’Inter ha investito circa 84 milioni, ridotti a 44 considerando i 40 milioni incassati dalle cessioni. Di fatto, il margine attuale si restringe a soli 16 milioni, sufficienti al massimo per puntare su un giovane prospetto.
L’occasione Lookman resta il rimpianto principale: «Se non fosse stato preso Diouf per 25 milioni – ha spiegato il direttore – Marotta avrebbe avuto i 41 necessari per l’atalantino o per Koné».
Con ironia, Zazzaroni ha chiuso il suo intervento: «Odio fare il commercialista quando si parla dei sogni dei tifosi. Ma tant’è». Una battuta che fotografa però la realtà: l’Inter dovrà chiudere il mercato con risorse più limitate del previsto, ridimensionando parte delle ambizioni estive.