La Champions League è alle porte e sull’Inter già sorgono i primi interrogativi dopo tre sole giornate di campionato. I dubbi che ruotano attorno il mondo nerazzurro parlano principalmente della poca esperienza di Cristian Chivu nel gestire una squadra di un certo calibro tanto da far pensare che il passaggio dal Parma sia stato quasi affrettato.
La dirigenza e la squadra, però, hanno dimostrato di essere dalla parte dell’allenatore, così come grandi giocatori del passato della Beneamata che hanno commentato il percorso del tecnico rumeno. Tra questi c’è anche Andy Van der Meyde, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha parlato così: “Chi decide se Chivu è arrivato troppo presto? Questo mestiere se lo hai dentro, non fa esistere il problema del tempo. Dal Parma all’Inter è un grande salto, rischioso per tutti, ma i dirigenti lo conoscono bene e gli hanno dato fiducia. Resta una scommessa enorme, ma per me può vincerla se riesce a togliersi di dosso il passato. In tanti devono dimenticare il finale della scorsa stagione, da Thuram a Lautaro, fino a Calhanoglu che ho rivisto bene”.
E continua: “Le ultime sconfitte le spiego così: La Champions è stata una delusione tremenda e con tutto il caos successivo. L’allenatore è andato via in quel modo e poi tutte le polemiche sul mercato. Chivu deve lavorare sulla testa: ha giocatori forti per riprovarci, come gli attaccanti e gli esterni, soprattutto uno“.
Inter, Van der Meyde: “Dumfries ha fatto bene a restare”
Van der Meyde ha proseguito la sua intervista parlando di Denzel Dumfries che ha rifiutato diverse offerte per restare in nerazzurro: “Secondo me ha fatto bene a restare, con un Mondiale alle porte è importante giocare sempre. All’Inter ha il posto assicurato e questo lo aiuterà con la Nazionale. Avrebbe potuto giocare altrove ma rischiava la panchina. Può restare protagonista e dopo il 2026 farà una nuova scelta. È un calciatore strategico e unico: segna più di un attaccante, fa assist ed è fondamentale sia per l’Inter che per l’Olanda”.