L’Inter conferma il momento positivo con un successo importante in Champions League, superando lo Slavia Praga a San Siro. La doppietta di Lautaro Martínez e il gol di Dumfries regalano a Chivu tre punti fondamentali, aumentando fiducia e consapevolezza in vista delle prossime sfide.
Il calendario finora è stato favorevole, ma sarà essenziale proseguire con le vittorie per mantenere continuità e serenità. Il match contro i cechi, però, ha già fornito indicazioni preziose sullo stato di forma della squadra e sul percorso europeo.
Inter in crescita sotto Chivu
Cristian Chivu ha ridato slancio all’Inter. Quattro successi di fila – due in campionato e due in Champions League – non sanciscono ancora la rinascita definitiva, ma segnano una chiara reazione dopo i passi falsi contro Udinese e Juventus. La squadra ha ritrovato rapidità, fiducia e solidità, qualità che sembravano smarrite dopo il difficile finale della scorsa stagione.
Il merito è del tecnico rumeno, capace di restituire serenità allo spogliatoio e di trasferire con efficacia i propri principi di gioco. L’avvio europeo conferma il momento positivo: Chivu entra nel ristretto gruppo di allenatori interisti capaci di vincere entrambe le prime due partite di Champions, traguardo che in passato era riuscito solo a Spalletti (2018/19), Ranieri (2011/12) e Mancini (2004/05).
Inter, girone Champions da gestire: obiettivo accumulare punti
I nerazzurri affrontano un girone impegnativo in Champions League, ma la disposizione delle partite offre un vantaggio strategico: affrontare le prime sfide in un contesto relativamente sereno. Il primo posto condiviso con Real Madrid e Arsenal non deve ingannare: la priorità resta accumulare il maggior numero di punti possibile prima del giro di boa.
Finora il percorso è positivo, con 6 punti conquistati contro Ajax e Slavia Praga. Adesso sarà fondamentale confermare i risultati contro Union Saint-Gilloise e Kairat Almaty, così da arrivare alle ultime quattro sfide contro Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund in una posizione più sicura e meno rischiosa.
Lautaro, protagonista assoluto
Lautaro Martínez continua a essere il cuore pulsante dell’Inter. Dopo una prestazione sottotono contro la Juventus e l’assenza ad Amsterdam, il capitano si è ripreso la scena con due gare decisive: a Cagliari e poi a San Siro contro lo Slavia Praga.
Criticarlo è praticamente impossibile: i numeri parlano da soli. Con 117 reti in Serie A, Lautaro è già tra i migliori marcatori nerazzurri di sempre e guida la classifica all-time dell’Inter in Champions League con 23 gol. La doppietta di ieri lo ha reso protagonista di un record storico: nessun altro giocatore della società aveva segnato in sette edizioni differenti della massima competizione europea, traguardo condiviso solo da campioni come Haaland, Mbappé e Griezmann dal 2018/19.
Thuram, l’uomo in più dell’Inter
Marcus Thuram si conferma un giocatore fondamentale per l’Inter. I riflettori ieri sono stati tutti per Lautaro Martínez, autore di una doppietta, ma il francese ha dato un contributo decisivo anche senza segnare. L’assist per il tap-in di Dumfries e il tocco di tacco che ha liberato Bastoni per Lautaro sono esempi della sua influenza sul gioco. Pur senza reti nelle ultime tre partite, Thuram dimostra di essere completo: sa creare, supportare e far crescere la squadra. E questa versatilità è una risorsa preziosa per i nerazzurri.
Zielinski, l’Inter aspetta un segnale
Al Napoli Piotr Zielinski era tra i protagonisti indiscussi, mentre a Milano fatica a esprimere lo stesso livello. Ieri la sua prestazione è stata anonima, senza acuti, in una partita dove l’avversario non ha creato particolari problemi. La scorsa stagione non lo aveva visto al top, e anche quest’anno serve una reazione. Chivu lo impiegherà nelle rotazioni, e il suo contributo può essere prezioso per l’Inter, ma è urgente che il polacco ritrovi continuità e incisività per tornare a fare la differenza.