In casa Inter si sta aprendo un dossier delicato: la porta del futuro. La stagione è ancora lunga, certo, ma la società avrebbe già iniziato a muoversi per programmare il post-Sommer. Lo svizzero resta l’attuale titolare e gode della piena fiducia di Chivu, ma a 37 anni (che compirà tra poche settimane) il tema è inevitabile.
E ora che il suo contratto va verso la scadenza, in Viale della Liberazione non si vuole arrivare impreparati. L’idea di inizio anno era dare più spazio a Martinez rispetto alla scorsa stagione, così da valutarlo con continuità. Il piano, però, è cambiato strada facendo.
Sommer verso il capolinea, Martinez da valutare
Per Sommer immaginare un prolungamento di contratto sembra complicato: l’età è un fattore che pesa e l’Inter, oggi più che mai, vuole costruire un nuovo ciclo. Diverso, ma altrettanto delicato, il discorso su Martinez.

Dopo il grave incidente è tornato in gruppo, ma la ripartenza non riguarda solo la condizione atletica: c’è un percorso emotivo e umano che richiede tempo e attenzione. Chivu lo ha detto chiaramente, sottolineando le difficoltà del ragazzo e la necessità di supportarlo. A quel punto, la possibilità che lo spagnolo resti come secondo di un nuovo portiere si fa concreta.
La lista dei candidati: Caprile, Atubolu e la pista Suzuki
Come evidenziato dal Corriere dello Sport, l’Inter non starebbe iniziando solo ora le valutazioni: i profili vengono monitorati da mesi e alcuni dossier sono già stati avanzati. I nomi oggi sul tavolo sono tre: Elia Caprile, Noah Atubolu e Zion Suzuki, la novità più recente. Un dettaglio accomuna i candidati: l’età. L’Inter vuole un portiere giovane, costruibile, sostenibile anche a livello economico.
Caprile ha 24 anni, Suzuki e Atubolu 23. E il giapponese ha già messo insieme 21 presenze con la nazionale, mentre gli altri due sono solo alle prime convocazioni. Sul fronte costi, nessuno dei tre — tra valutazioni e clausole — supera le richieste considerate accettabili da Oaktree: la linea è chiara, niente investimenti sopra i 25 milioni per un singolo giocatore.
Una scelta tecnica, mentale e di personalità
La selezione non riguarderà solo le qualità tra i pali. L’Inter vuole un portiere che sappia reggere il peso della maglia, guidare la difesa, gestire la pressione e rimanere stabile nei momenti chiave. Il ruolo richiede tecnica, ma anche coraggio e leadership. Capire chi tra i tre abbia il mix più completo è il vero obiettivo delle prossime settimane. La certezza è una sola: la porta dell’Inter, a breve, avrà un nuovo padrone. E per la prima volta dopo mesi, il nome di Suzuki è entrato davvero in corsa.
