Inter, Mkhitaryan: “Chivu diverso da Inzaghi, Sucic ama imparare”

Henrikh Mkhitaryan ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato dell'ambiente Inter

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Uno dei protagonisti silenziosi degli ultimi anni nell’Inter è stato senza dubbio Henrikh Mkhitaryan. Arrivato nell’estate 2022 a parametro zero, dopo aver lasciato la Roma, l’armeno ha vissuto una vera e propria seconda giovinezza a Milano, diventando titolare in mezzo al campo. Nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il 36enne ha affrontato diverse tematiche del mondo nerazzurro. Queste le sue parole: “Continuo a lavorare e lottare fino all’ultimo. A quasi 37 anni capisco che per il club sia fondamentale inserire giovani che siano il futuro. Non misuro il mio impegno con i minuti passati in campo, do il massimo sia in allenamento che in partita”.

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Lo stesso Mkhitaryan ha parlato del dualismo con Petar Sucic: Lui è un ragazzo serio, si applica ed ama imparare, sono sicuro che possa fare le fortune della squadra nei prossimi anni. Ha un grande futuro davanti a sé. Come centrocampista moderno mi piace tantissimo. Ha tecnica, è forte fisicamente e corre molto. Deve crescere tatticamente ma ha solo 21 anni. Se vuoi vincere devi sempre riuscire ad adattarti in fretta, accettare ogni scelta e trasformazione. Qui tutti siamo aperti al cambiamento. Nel calcio come nella vita primeggia chi si sa mettere in gioco”.

Il classe 1989 si è soffermato anche sul cambio in panchina, sull’arrivo di Cristian Chivu: Il lavoro che facciamo con lui è diverso da quello della gestione Simone Inzaghi. Cerchiamo di finalizzare l’azione il prima possibile, siamo più aggressivi e verticali, ma dipende anche dall’avversario. Sapere la formazione solo tre ore prima del match? Va accettato, non deve piacere o non piacere. Devi essere pronto a prescindere. Del mister mi piace la cura del dettaglio. Gli allenamenti con lui sono intensi e divertenti. Danno stimoli a tutti ma sono anche duri. Chivu è stato abile a farci voltare pagina dopo il finale della scorsa annata”.

Inter, Mkhitaryan: “A Pio Esposito serve il giusto tempo”

Nel corso del suo intervento ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Mkhitaryan ha voluto parlare anche di Francesco Pio Esposito e Ange-Yoan Bonny: “Ho detto ad entrambi in privato di essere più egoisti. Gli attaccanti vengono giudicati dai gol, quindi devono esserlo. Li posso aiutare tatticamente ma poi spetta a loro segnare. Hanno un grande presente ma sono certo che il futuro riservi ad entrambi grande soddisfazioni. Pressione su Pio? Ce n’è troppa e non mi piace. Gli serve il giusto tempo, ha solo 20 anni. Non bisogna esagerare con le aspettative. Derby contro Modric? No, è il derby di Milano, ma Luka è un esempio per chi ama questo gioco. Penso che abbia ancora 3/4 anni a questi livelli”.

L’ex Roma ha poi concluso: Scudetto? Tutti vogliono e possono vincerlo, anche noi non possiamo negare di essere fra i favoriti. Daremo tutto per vincere il tricolore. Ci stiamo preparando per raccogliere i frutti di questo percorso, le partite con Roma e Napoli non saranno indicative. L’importante è restare uniti come squadra e gruppo. Gli eventi negativi della vita non devono abbattere ma rendere più forti. L’anno scorso abbiamo perso punti perché inconsciamente pensavamo che ce l’avremmo fatta comunque. Vogliamo evitare di ricadere in quell’errore. Se ci alleniamo bene e ci sacrifichiamo, allora per l’Inter diventa tutto possibile. Non è arroganza ma voglia”.

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