Il mercato dell’Inter si è acceso a inizio luglio con tre colpi di spessore: Bonny dal Parma per 23 milioni, Petar Sucic dalla Dinamo Zagabria e Luis Henrique dal Marsiglia. Operazioni che avevano fatto pensare a un’estate di investimenti senza precedenti rispetto agli ultimi anni. Tuttavia, dopo l’arrivo del centravanti francese, le trattative si sono temporaneamente raffreddate.
La società ha infatti deciso di modificare la propria strategia dopo il mancato affondo per Ademola Lookman: l’offerta da 45 milioni è stata respinta dall’Atalanta, costringendo i dirigenti nerazzurri a voltare pagina. Da quel momento le priorità non sono più state in attacco, ma in altri reparti: centrocampo e difesa.
Le idee per centrocampo e difesa
Secondo La Gazzetta dello Sport, l’Inter ha seguito diversi profili senza riuscire a concretizzare. Leoni è finito al Liverpool, mentre De Winter è stato acquistato dal Milan. Per la mediana, l’attenzione si era concentrata su Manu Koné della Roma, ma i vincoli del Settlement Agreement UEFA e la fermezza della società giallorossa hanno chiuso ogni spiraglio.
Oggi il nome che circola è quello di Djaoui Cissé, 21enne del Rennes, considerato un’alternativa più abbordabile per caratteristiche a Koné, anche se le prime richieste del club francese hanno raffreddato i contatti.
In difesa, invece, l’obiettivo è abbassare l’età media senza rinunciare all’esperienza garantita da veterani come Acerbi e De Vrij. Con un budget totale di circa 100 milioni e già 60 milioni spesi, restano all’incirca 80 milioni, considerando anche i ricavi delle cessioni (Buchanan, Stankovic, Esposito e Zalewski).
I tifosi attendono ora un’accelerata: la sensazione è che l’Inter voglia consegnare a Cristian Chivu un organico più giovane e competitivo, in grado di affrontare con ambizione sia la Serie A che l’Europa.
