All’ingresso della sede di Lega Serie A in via Rosellini a Milano, Beppe Marotta ha mantenuto un profilo basso. Sollecitato dai cronisti a esprimere un giudizio sul mercato appena concluso, il presidente dell’Inter si è limitato a un cenno di saluto, entrando rapidamente in ascensore senza rilasciare dichiarazioni. Un atteggiamento che rispecchia la linea della dirigenza nerazzurra: meno parole, più fatti.
Il calciomercato estivo si è chiuso solo poche ore prima, con un’operazione che ha cambiato volto alla difesa interista. Da una parte l’arrivo di Manuel Akanji, centrale svizzero classe 1995 in prestito dal Manchester City; dall’altra la partenza di Benjamin Pavard, campione del mondo 2018 con la Francia, approdato all’Olympique Marsiglia. Entrambe le trattative sono state definite con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, anche se per Akanji l’accordo potrebbe trasformarsi in obbligo al verificarsi di determinate condizioni.
Akanji prende il posto di Pavard
Per Cristian Chivu, alla sua prima stagione sulla panchina della prima squadra, Akanji è un rinforzo di peso. Difensore affidabile e duttile, può giocare sia sul centrodestra sia da perno centrale, con alle spalle esperienze tra Bundesliga e Premier League e un palmarès che include anche la Champions League conquistata con il City.
La cessione di Pavard, considerato un titolare di spessore, ha lasciato qualche perplessità nell’ambiente, ma la dirigenza è convinta che lo svizzero possa garantire solidità e leadership a un reparto che resta cruciale per gli equilibri nerazzurri.
Giovani in crescita e obiettivi sfumati
Il mercato dell’Inter non si è limitato alla difesa. Sono arrivati anche Petar Sucic, Andy Diouf e Ange-Yoan Bonny, profili giovani e promettenti chiamati a crescere all’ombra dei titolari. Allo stesso tempo, però, restano i rimpianti per obiettivi mancati, come Ademola Lookman, inseguito a lungo senza successo.
Il silenzio di Marotta sembra voler affidare al campo il compito di giudicare la bontà delle scelte compiute. La vera risposta, infatti, arriverà solo nelle prossime settimane, quando Chivu dovrà integrare i nuovi innesti e dimostrare che il progetto tecnico tracciato dalla società è in grado di portare risultati concreti.