Il calciomercato estivo dell’Inter si è chiuso senza fuochi d’artificio. A ribadirlo è stato Beppe Marotta, presidente e amministratore delegato nerazzurro, che alla vigilia della gara contro l’Udinese – poi persa 2-1 a San Siro – ha spento ogni illusione di movimenti dell’ultima ora. «Non c’è stata alcuna richiesta per Pavard e non credo ce ne saranno – ha dichiarato a DAZN. Non penso accadrà nulla l’ultimo giorno. La rosa è numericamente giusta e soddisfa le necessità in base agli obiettivi condivisi con l’allenatore».
Stabilità come scelta
Per Marotta, l’ossatura confermata è un segnale di forza: «Solo le squadre forti possono permettersi di mantenere lo stesso gruppo. Non è un difetto, ma un pregio. Non è semplice trovare giocatori più forti di quelli che abbiamo in difesa. Certo, molti sono esperti e un po’ datati, ma sarà un tema che affronteremo più avanti». La linea è dunque chiara: puntare sulla continuità piuttosto che stravolgere. Una scelta che arriva in un momento delicato, dopo il cambio in panchina con l’arrivo di Cristian Chivu. La società ha deciso di non forzare ulteriori operazioni, preferendo dare stabilità al nuovo progetto tecnico.
Le ultime operazioni
Nessun colpo in entrata, ma qualche uscita mirata. Tra queste spicca la cessione di Mehdi Taremi all’Olympiacos: un affare che porta circa 2,5 milioni nelle casse nerazzurre e libera spazio sul monte ingaggi. Negli ultimi giorni si era parlato anche di un interesse del Tottenham per Pavard, con ipotesi di prestito con diritto di riscatto. Marotta ha però chiuso subito la porta, negando contatti e confermando la volontà di trattenere il difensore francese.
Il bilancio finale di questa sessione estiva è quello di un mercato prudente, senza rivoluzioni. L’Inter riparte da un gruppo rodato e di qualità, nella convinzione che l’esperienza dei veterani e il lavoro di Chivu possano garantire risultati. Eventuali aggiustamenti, fanno sapere dalla società, saranno valutati più avanti, senza compromettere l’equilibrio raggiunto.