L’amichevole di Bari contro l’Olympiacos ha fornito più di un’indicazione sul cammino che l’Inter intraprenderà con Cristian Chivu in panchina. Il tecnico, subentrato quest’estate, sembra intenzionato ad accantonare il 3-4-2-1 provato nei giorni scorsi per affidarsi al più solido e conosciuto 3-5-2.
Il match contro i greci ha mostrato le difficoltà della squadra nel mantenere un pressing alto e costante senza gli interpreti ideali. Da qui la scelta di tornare a un sistema che garantisce maggiore equilibrio, con difesa compatta e transizioni più rapide. Una decisione che segna un’evoluzione, non una rivoluzione, costruita sulle caratteristiche dell’attuale rosa.
Thuram e Lautaro, coppia di certezze
Se la struttura tattica cambia, il reparto offensivo offre già garanzie. Marcus Thuram e Lautaro Martinez hanno confermato la loro intesa e la capacità di incidere, candidandosi a essere il motore dell’attacco nerazzurro.
Alle spalle della coppia titolare, il club guarda al futuro con i giovani Ange-Yoan Bonny e Pio Esposito, alternative fresche e motivate che hanno già mostrato segnali incoraggianti. Con loro, il passato recente di Correa e Arnautovic sembra appartenere a un’altra epoca.
Le strategie di mercato
Il nuovo assetto non chiude le porte al mercato. Restano vive le piste che portano a Ademola Lookman, esterno offensivo dell’Atalanta, a un centrocampista come Morten Frendrup del Genoa e a un difensore centrale come Oumar Solet dell’Udinese. Profili funzionali, pensati per alzare il livello senza alterare l’identità della squadra.
Le prove estive hanno dunque ribadito la linea di Chivu: continuità, pragmatismo e crescita progressiva. L’esordio in Serie A contro il Torino sarà il primo banco di prova di una filosofia che mira a consolidare le certezze e a preparare il terreno per ulteriori innesti.
L’Inter non cerca rivoluzioni, ma un percorso fatto di passi concreti: con la solidità del 3-5-2 e la spinta dei suoi leader, il progetto Chivu è pronto a prendere forma.