Inter, Capello: “Mi rivedo in Chivu, ha ritoccato senza stravolgere”

In un'intervista rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha parlato di diversi temi sul mondo Inter

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La sosta Nazionali sta arrivando alla sua conclusione e l’Inter si avvicina al rientro in campo. Dopo la pausa, i nerazzurri se la vedranno contro la Roma, gara in programma sabato 18 ottobre alle ore 20:45 allo stadio Olimpico. Un match estremamente delicato, tra due squadre che stanno lottando per le prime posizioni della classifica. Fabio Capello ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato di diversi temi del mondo della Beneamata. Queste le sue dichiarazioni: “La pressione alta e la riaggressione permette alla squadra di Chivu di rischiare meno anche dietro. Trovo che sia lui che Gasperini abbiano tanto carattere e che entrino nella testa dei giocatori”.

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Il 79enne ha proseguito: “Prima di allenare l’Inter, Chivu aveva guidato solo la Primavera ed aveva una manciata di presenze con il Parma. Certe scelte non hanno bisogno di gavetta. Mi rivedo proprio in lui, anch’io prima di guidare il Milan avevo lavorato solo nelle giovanili ed avevo poi a che fare con campioni affermati. Cristian ha ritoccato senza stravolgere, ha chiesto cose semplici perché a gente come Lautaro, Bastoni e Barella non puoi chiedere subito la luna. Poi devi lavorare sulla testa dei giocatori, lui l’ha fatto. Non a caso sembra una squadra rinata”.

Inter, Capello: “Pio Esposito un patrimonio nazionale”

Nel corso della sua intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello si è soffermato anche su Francesco Pio Esposito: Lui è un patrimonio nazionale e un tesoro che l’Inter deve tenersi stretto. Vede il gioco, si muove a meraviglia, ha colpi da centravanti puro. Secondo me è ancora troppo altruista, ma ha tempo per migliorare. Lo schiererei con la Roma. E la gara dell’Olimpico può essere decisa sugli esterni, Soulé da un lato e Dimarco dall’altro. Sto rivedendo anche i veri Barella e Calhanoglu. Chivu li ha rigenerati. Anche Sucic è un bel colpo”.

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