Si è ufficialmente conclusa la sessione estiva di calciomercato per tutti i club italiani. Con questi l’Inter che, a sorpresa, si è mossa e non poco nell’ultimo giorno disponibile per le trattative. Reduci dalla sconfitta per 2-1 con l’Udinese fra le mura amiche, infatti, i nerazzurri hanno individuato nella difesa un reparto da dover necessariamente puntellare, con un nome di alto spessore. Il direttore sportivo Piero Ausilio ha cercato una vera e propria occasione, un profilo che fosse in uscita ma che avesse i requisiti per diventare un titolare nello scacchiere di Cristian Chivu. Le strade hanno condotto a Manuel Akanji.
Finito alla porta nel Manchester City, in cui solo la scorsa annata ha collezionato 40 presenze fra tutte le competizioni, lo svizzero desidera rilanciarsi sotto l’ombra della Madonnina. La Beneamata ha acquistato il 30enne in prestito oneroso – 1 milione di euro – con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro, che diventerà obbligo in caso di Scudetto. A fare spazio al classe 1995, però, è stato Benjamin Pavard, che sembrava fuori dal mercato. Il francese si è trasferito al Marsiglia sempre a titolo temporaneo, con l’Inter che incassa momentaneamente 2.5 milioni di euro. Il club guidato da Roberto De Zerbi potrà riscattare l’ex Bayern Monaco per 15 milioni a giugno.
Inter, le caratteristiche di Akanji
La domanda sorge spontanea: come cambia la difesa di Chivu, con l’arrivo di Akanji? Stiamo parlando di un centrale esperto e roccioso, alto 188 cm e dotato di un buon destro anche per impostare dal basso. L’ormai veterano di Wiesendangen potrebbe agire sia da terzo a destra – sostituendo di fatto Pavard – che da perno centrale, avendo leadership e senso della posizione. Attenzione, però, al fattore legato ai problemi fisici, con l’ormai ex Manchester City che lo scorso anno è rimasto ai box 87 giorni saltando 19 partite. L’Inter conta su un nuovo muro, per ritrovare la retta via.