Inter, Akanji chiaro: “Mi piacerebbe rimanere qui”

Manuel Akanji ha parlato della sua permanenza all'Inter, durante la conferenza stampa di avvicinamento al match tra Svizzera e Svezia

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La vittoria per 2-0 con la Lazio è passata in archivio e per l’Inter è tempo di staccare momentaneamente la spina, durante la pausa per le Nazionali. I nerazzurri stanno dimostrando di aver raddrizzato la loro stagione, dopo un avvio tutt’altro che semplice. L’obiettivo è quello di rimanere su questa scia, tornando così a primeggiare in Italia. La prossima gara è quella con il Milan, in programma domenica 23 novembre alle ore 20:45 allo stadio Giuseppe Meazza. Un duello estremamente delicato per le parti alte della classifica, un eterno scontro tra due compagini diametralmente opposte per DNA.

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Uno dei giocatori che ha lasciato Appiano Gentile, in questa sosta, è Manuel Akanji, chiamato dalla sua Svizzera per gli impegni nel girone di qualificazione al Mondiale. Durante la conferenza stampa di avvicinamento al match con la Svezia, il centrale ha parlato della sua avventura con la Beneamata: Mi sento molto bene. Ci siamo ambientati alla grande, la parte più difficile era sistemare i bambini. Il calcio italiano è ben diverso da quello inglese. La squadra mi ha accolto in maniera calorosa, siamo in testa e vogliamo rimanerci”.

Lo stesso Akanji ha proseguito soffermandosi sull’addio al Manchester City e sul futuro: “Non ho potuto salutare lo staff dei Citizens, ma ho organizzato una cena per salutare i compagni. Allo stato attuale delle cose, però, posso dire che mi piacerebbe restare all’Inter. Sto giocando molto e questo ha reso il mio ambientamento anche più facile”.

Inter, Akanji da riscattare

Uno dei desideri dell’Inter, nella prossima estate, è quello di confermare Manuel Akanji, diventato in poco tempo il pilastro del pacchetto arretrato di Cristian Chivu. Lo svizzero ha dimostrato di essere sicuro, attento ed esperto, un punto di riferimento per i compagni dopo pochi mesi dal suo arrivo. I meneghini dovrebbero quindi attivare il diritto di riscatto, fissato a 15 milioni di euro.

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