L’ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato ha regalato all’Inter un rinforzo che non tutti si aspettavano, ma che potrebbe rivelarsi la mossa vincente per il presente e il futuro: Manuel Akanji. Il difensore svizzero, classe 1995, arriva direttamente dal Manchester City, portando con sé un bagaglio di esperienza e un curriculum di assoluto prestigio. L’obiettivo? Colmare il vuoto lasciato da Benjamin Pavard, passato al Marsiglia, e dare nuova linfa alla retroguardia nerazzurra, soprattutto in vista dell’impegnativa stagione che attende la squadra in campionato e in Champions League.
Il suo acquisto non è un semplice “tappabuchi”, ma un vero e proprio colpo strategico, frutto di un’attenta valutazione da parte del nuovo staff tecnico. A volere fortemente il giocatore è stato anche Cristian Chivu, al suo esordio da allenatore della prima squadra, che ha riconosciuto in Akanji non solo un difensore affidabile, ma un profilo completo, in grado di sposarsi perfettamente con la filosofia di gioco dell’Inter.
Il cervello e la concretezza al servizio della difesa
Akanji non è il classico difensore, e lo dimostrano le sue doti fuori dal campo. È noto per le sue straordinarie capacità matematiche, un talento che si riflette sul terreno di gioco nella rapidità di pensiero e nella lucidità delle scelte. È un calcolatore, che analizza le situazioni di gioco in pochi istanti per trovare la soluzione più efficace. Una qualità rara che lo rende un elemento prezioso non solo per difendere, ma anche per costruire l’azione dal basso.
Il suo curriculum parla chiaro: 12 trofei vinti tra Basilea, Borussia Dortmund e Manchester City. Un palmarès che testimonia la sua mentalità vincente e la sua abitudine a giocare ad alti livelli. E proprio in una finale di Champions League, quella del 2023, ha dimostrato il suo valore, partecipando all’azione che ha portato al gol decisivo di Rodri contro la “sua” Inter. Oggi, con la maglia nerazzurra numero 25, Akanji ha dichiarato di voler alzare la coppa più prestigiosa proprio con il club che ha affrontato e battuto. Un’ambizione che promette scintille.
In campo, lo svizzero si distingue per una caratteristica cruciale nel calcio moderno: la precisione nei passaggi. Nell’ultima Premier League, è stato il difensore con la più alta percentuale di completamento dei passaggi (ben il 93,8%). Un dato che lo rende un elemento fondamentale per la manovra offensiva, offrendo nuove alternative ai veterani Francesco Acerbi e Stefan De Vrij, entrambi a fine contratto. Con la sua duttilità, può agire sia sul centrodestra che come centrale puro, garantendo a Chivu diverse opzioni tattiche.
In un’estate in cui tante trattative sono sfumate, da Ademola Lookman a Giovanni Leoni, l’arrivo di Akanji a sorpresa si candida a diventare il vero colpo della sessione di mercato dell’Inter. Un innesto di leadership, esperienza e qualità, che potrebbe essere la chiave per riportare i nerazzurri a lottare per i vertici del calcio italiano ed europeo.