Chivu e l’Inter, problemi liste UEFA: servono cessioni

Il tecnico rumeno al lavoro sulla nuova stagione: tra incastri di mercato, gestione delle liste e scelte delicate per il futuro della rosa.

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L’Inter di Cristian Chivu prende forma ad Appiano Gentile, dove il tecnico rumeno ha iniziato a dare le prime indicazioni in vista della nuova stagione. Oltre al lavoro sul campo, la dirigenza è concentrata sulle liste ufficiali da consegnare, in particolare quella UEFA. Le risorse principali sono destinate a un nuovo centrocampista da affiancare a interpreti di qualità come Calhanoglu, Mkhitaryan, Barella e il nuovo arrivato Sucic.

Proprio il croato erediterà lo slot lasciato da Asllani, ormai vicino al trasferimento al Bologna: l’intesa tra club è chiusa sulla base di 9 milioni più il 40% sulla futura rivendita, resta solo da definire l’accordo sull’ingaggio con il giocatore albanese. Una partenza che appare soltanto rinviata.

Gli slot UEFA e le mosse in attacco

La gestione delle caselle UEFA è centrale nei piani nerazzurri. Luis Henrique occuperà il posto di Zalewski, mentre Bonny, prelevato dal Parma, prenderà il ruolo che fu di Arnautovic. Più intricata la situazione di Mehdi Taremi, in attesa di un’accelerata dalla Premier League – con Fulham e Leeds in prima fila – per lasciare Milano. Un’uscita che spalancherebbe la porta al nuovo centrocampista centrale, completando così la rivoluzione in mediana.

La dirigenza non esclude, in caso di ulteriori cessioni a centrocampo, di valutare anche l’innesto di un quinto attaccante. Per ora, però, si punta a confermare un pacchetto offensivo a quattro, contando anche sul rientro di Pio Esposito, elemento cresciuto nel vivaio che porterà valore aggiunto nella compilazione della lista UEFA.

Difesa, tra presente ed età media

Il ringiovanimento del reparto arretrato resta un tema caldo. L’eventuale partenza di Benjamin Pavard, al momento senza offerte concrete, potrebbe sbloccare nuovi movimenti. Per ora, con Acerbi, De Vrij e Darmian ancora in rosa e in scadenza nel 2025, Chivu ripartirà dall’esperienza. Solo al termine della stagione si aprirà una fase di ricambio generazionale che abbasserà sensibilmente l’età media della difesa.

L’Inter, dunque, lavora su più fronti ma con una regia precisa: garantire competitività in campo, rispettare i vincoli UEFA e mantenere equilibrio economico. Ogni acquisto e ogni cessione si inseriscono in un mosaico complesso che Chivu e la dirigenza stanno componendo con pragmatismo e visione a lungo termine.

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