Un botta e risposta a distanza, un calciomercato che spesso smuove gli umori di un intero spogliatoio: Hakan Calhanoglu adesso è tornato ad Appiano Gentile con l’intenzione di riprendere il comando a centro del campo, provando, anche sotto un’idea tattica completamente diversa, a dare lo stesso dinamismo visto negli anni passati e continuare a lottare ancora per il vertice.
Prima di riabbracciare i propri compagni, Calhanoglu ha chiarito la sua posizione di voler continuare a battersi con i colori nerazzurri sulle spalle e ritrovare un equilibrio anche con i propri compagni, a partire da Lautaro Martinez da cui era scoppiato il caos post eliminazione dal Mondiale per Club. Dopo aver calmato gli animi e ritrovato il naturale benessere del gruppo, il turco si metterà a disposizione di Cristian Chivu, provando nuovi abiti tattici che il tecnico ex Parma potrebbe cucirgli addosso.
Chivu infatti abbandonerà il solito 3-5-2 e il mono-modulo di Simone Inzaghi per cercare più offensività, ma allo stesso tempo equilibrio ed è proprio qui che l’esperienza di Calhanoglu potrebbe tornare utile.
Inter, da play a trequartista: Calhanoglu si riscopre
Cristian Chivu potrebbe chiedere a Calhanoglu di abbandonare il frack, quello indossato elegantemente per diversi anni davanti alla difesa nerazzurra per il ruolo di play, per diventare l’ultimo rifinitore alle spalle della ThuLa. Spostato di qualche metro più avanti, il centrocampista avrà possibilità di vedere la porta, di spostare gli equilibri e di prendere d’assalto l’aria di rigore, così da tornare ad essere il classico 10 visto già ai tempi del Leverkusen e del Milan.
L’idea del tecnico ex Parma porterebbe così maggiore sostanza a centrocampo, grazie anche allo spirito di sacrificio del turco ed evitare di sfiancare gli interni (Barella e Mkhitaryan o Frattesi) che si ritroveranno invece a dare sostegno alla fase difensiva e a dettare il gioco.