Rafa Benítez, tecnico spagnolo con un passato vincente in Italia, ha concesso a La Gazzetta dello Sport un’ampia intervista sulla prossima Serie A. La sua previsione è chiara: la lotta per il titolo sarà soprattutto una sfida a due tra Napoli e Inter, le squadre che oggi appaiono più complete.
«Chi vince lo scudetto parte sempre davanti – ha dichiarato Benítez – e per questo il Napoli conserva un leggero vantaggio. Ma l’Inter rimane una superpotenza, con un organico che non ha perso valore».
Il peso del Napoli e la forza dell’Inter
Secondo l’ex allenatore azzurro, i partenopei possono contare su una base solida, con sette-otto giocatori già protagonisti sotto Spalletti e la guida di Conte, che rappresenta un fattore determinante. L’Inter, invece, ha una struttura potente e un attacco di spessore internazionale, con operazioni già pensate in prospettiva come l’arrivo di Bonny dietro a Lautaro e Thuram.
L’impatto dei grandi campioni
Benítez ha riservato parole importanti anche per Kevin De Bruyne, definito “un centrocampista di rara intelligenza e personalità dominante”. Per il tecnico spagnolo, sarà il nuovo punto di riferimento in una squadra che già non difettava di carattere.
Riguardo al Milan, Benítez ha sottolineato le difficoltà legate alle partenze di Reijnders e Theo Hernandez: «Sono perdite pesanti dal punto di vista tecnico e caratteriale. Ma con campioni come Modric, il talento può sopperire ai limiti atletici».
La Juve e le outsider
La Juventus, secondo Benítez, è in piena fase di transizione: «Ha ritrovato elementi importanti come Bremer e Koopmeiners, ma ha ancora bisogno di completarsi. Fino al 31 agosto qualcosa succederà».
Infine, uno sguardo alla Roma di Gasperini, che intriga particolarmente lo spagnolo: «Un allenatore del genere porta sempre benefici. Serve tempo per ricostruire, ma la sua statura è già un valore aggiunto».
Per Benítez, il campionato 2025/26 si preannuncia più equilibrato che mai. Napoli e Inter partono favorite, Milan e Juve cercano continuità, la Roma di Gasperini rappresenta una possibile sorpresa. La corsa al tricolore, insomma, è tutta da vivere.
