Alla vigilia della sfida contro l’Estonia, Nicolò Barella ha aperto una finestra importante sul presente e sul futuro della Nazionale. Il centrocampista dell’Inter, intervistato da Sky Sport, non ha nascosto i problemi vissuti dal gruppo negli ultimi anni, ricordando le difficoltà sorte con le gestioni di Roberto Mancini e Luciano Spalletti: «Sono tante le cose che non hanno funzionato prima. Abbiamo avuto difficoltà, ma ora ritrovarci è la cosa più importante», ha spiegato.
Il cambio di guida tecnica ha segnato una svolta. L’arrivo di Rino Gattuso ha portato, nelle parole di Barella, «serenità, fiducia e tanto lavoro». Un nuovo clima che il giocatore sente il dovere di trasformare in prestazioni all’altezza: «Noi dovremo ripagare tutto questo con le nostre qualità», ha ribadito, evocando lo spirito che aveva permesso all’Italia di trionfare all’Europeo.
Coesione e mentalità: le chiavi per il rilancio azzurro
Guardando alla partita contro l’Estonia, Barella non ha dato anticipazioni sulla formazione ma ha espresso entusiasmo all’idea di poter giocare accanto a compagni come Sandro Tonali. Il messaggio è chiaro: serve coesione, quella stessa compattezza che ha contraddistinto i momenti più luminosi della Nazionale.
Il centrocampista ha poi insistito sull’aspetto mentale, ritenuto decisivo per ritrovare l’identità smarrita: «Dobbiamo avere voglia di entrare in campo, avere fame, orgoglio e divertirci». Una sintesi perfetta di ciò che Gattuso chiede e che il gruppo intende restituire, puntando alla vittoria e alla possibilità di incidere già da questa gara sulle qualificazioni.
La nuova Italia, con Barella come voce e cuore del centrocampo, si prepara così a vivere un test importante. Tra entusiasmo e consapevolezza, l’obiettivo è chiaro: trasformare la rinascita in risultati concreti.