Il futuro di Piero Ausilio torna a far discutere. Il direttore sportivo dell’Inter, in nerazzurro dal 1998 e oggi uno dei dirigenti più stimati del calcio europeo, è finito nel mirino dell’Al Hilal, pronto a offrirgli un contratto da 3 milioni di euro netti a stagione, praticamente il triplo del suo attuale ingaggio.
Un pacchetto allettante che includerebbe anche la possibilità di portare con sé Dario Baccin, il suo vice storico con cui condivide da anni la gestione tecnica e strategica del club.
L’ombra di Inzaghi e l’offensiva saudita
Secondo il Corriere dello Sport, dietro l’assalto dell’Al Hilal ci sarebbe la mano di Simone Inzaghi, oggi allenatore in Arabia Saudita e legato ad Ausilio da quattro stagioni di lavoro insieme a Milano. Un rapporto che aveva portato l’Inter a tornare protagonista in Italia e in Europa, fino alla finale di Champions League del 2023.
Ausilio e il legame con l’Inter
Se da un lato l’offerta saudita rappresenta un riconoscimento del suo status internazionale, dall’altro Ausilio resta profondamente legato all’Inter. La sua avventura è iniziata quasi trent’anni fa come segretario del settore giovanile, fino alla scalata che lo ha portato a diventare direttore sportivo con contratto valido fino al 2027.
Per il momento, la sua priorità resta chiara: continuare con i nerazzurri. Ma il futuro non è del tutto scritto. Una volta chiusa la sessione estiva di mercato, Ausilio incontrerà la proprietà per discutere obiettivi e strategie a lungo termine.
Se la visione tra club e dirigente continuerà a coincidere, il matrimonio proseguirà. In caso contrario, la tentazione araba potrebbe prendere corpo. L’Al Hilal resta alla finestra, pronta a sfruttare ogni spiraglio. Per ora, Ausilio rimane saldo al timone del progetto Inter. Ma l’offerta milionaria proveniente da Riad ha acceso più di un punto interrogativo sul suo futuro.