Uno dei punti fermi della dirigenza dell’Inter è senza ombra di dubbio Piero Ausilio. Quest’ultimo ha sempre dato prova di sapere come operare sul mercato, di avere le idee chiare su come rinforzare la rosa dei nerazzurri attraverso le occasioni. Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il direttore sportivo ha parlato di diversi argomenti sul mondo della Beneamata. Queste le sue dichiarazioni: “Il ruolo del direttore sportivo è fondamentale. Braida, Sartori e Sabatini sono fonti di ispirazione. Per quanto concerne i presidenti che ho avuto, Marotta è un passionale. Steven Zhang era un innovatore, Thohir era visionario e coraggioso mentre Oaktree è solido e strutturato”.
Lo stesso Ausilio è poi tornato sul cambio di allenatore effettuato nell’ultima estate, in cui i meneghini hanno salutato Simone Inzaghi: “Ci siamo trovati a parlare della sostituzione di Simone solo il primo giugno. Fino all’ultimo abbiamo sperato che rimanesse da noi. Cristian però ha tutto ciò che cercavamo, è giusto anche per la dirigenza. Tornando sul passato, Gasperini è un top, mi sarebbe piaciuto lavorare di più con lui. I migliori avuti sul campo sono Spalletti e Conte, nella gestione invece Inzaghi e Mancini, ma anche Ranieri. Mourinho è sopra tutti per quello che rappresenta nella storia dell’Inter. Arabia Saudita? Sto bene dove sono, ho un contratto fino al 2027. Non mi sono mai mosso da qui, nonostante abbia ricevuto anche offerte in passato”.
Inter, Ausilio: “Lookman? Ci abbiamo provato”
Nel corso della sua lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, Piero Ausilio si è soffermato sulla strategia utilizzata nella scorsa sessione di calciomercato: “Per Lookman ci abbiamo provato, ritenendo che ci avrebbe dato qualcosa di diverso. L’Atalanta è stata però irremovibile. La crescita di Pio Esposito e Bonny ci ha concesso di rimanere fedeli al 3-5-2. Per Koné c’è stato un contatto, poi la Roma ci ha fatto sapere che non si sarebbe fatto nulla e ci siamo mossi per Diouf. Cercavamo una punta centrale e avevamo sondato anche Hojlund. Durante il Mondiale per Club, però, abbiamo capito che Pio aveva il giusto fisico e la voglia di arrivare”.
Ausilio ha concluso con alcuni retroscena di mercato: “Lautaro aveva firmato con l’Atletico Madrid, mi misi in mezzo puntando sul fatto che i club non avessero ancora raggiunto un accordo. Altre trattative? Abbiamo fatto cose buone. Mkhitaryan a zero, alla Roma non lo volevano più. Penso poi ad Hakimi preso a 40 e rivenduto a 70, Calhanoglu a zero, Bastoni con tre presenze dall’Atalanta. Onana a zero quando era squalificato all’Ajax, Lukaku voluto da Conte e poi ceduto a peso d’oro al Chelsea, finendo con Balotelli dal Lumezzane. Mario aveva grandi risorse. Neymar? Mai sentito e mai avanzate offerte”.