Giornata di festa in casa Inter e soprattutto per il presidente Giuseppe Marotta che nella giornata odierna ha conseguito la laurea magistrale Honoris Causa dall’Università Milano Bicocca. Il dirigente nerazzurro ha parlato con i giornalisti dell’ambiente meneghino riferendosi in particolar modo a Piero Ausilio, direttore sportivo corteggiato insistentemente dall’Arabia Saudita, e di Cristian Chivu, l’allenatore.
Marotta ha così parlato: “Il calcio italiano ha un’identità ben precisa: 12 proprietà sono straniere e dico meno male. Immaginiamo se oggi Milan o Inter non avessero proprietà straniera e riconducibile a fondi di investimento. Oaktree è un fondo lungimirante, che ha capito che deve fare investimenti nelle strutture. Quando dico strutture non mi riferisco solo allo stadio, ma a quelle già di proprietà. Sono stati stanziati 100 milioni per la Pinetina, Appiano Genitle e Interello. Poi è un fondo che ha investito anche nei giocatori”.
Poi continua parlando di Ausilio: “Piero è nato all’Inter, ha il DNA dell’Inter e questo rappresenta un’identità precisa di un professionista. Che prima era giovane e ora è un professionista affermato. Sono certo che il suo futuro non sarà lontano da Milano”.
Inter, Marotta: “Soddisfatti di Chivu, Esposito deve conservare due valori”
Marotta ha poi commentato: “Sono molto soddisfatto di Chivu, non sono nella situazione di chiedere pazienza perché non si può valutare un allenatore dopo un mese e mezzo di lavoro. Chivu impersonifica caratteristiche professionali di alto livello. Bisogna dare il tempo di metterle in mostra pubblicamente. Nel privato, nella quotidianità ha un metodo di lavoro moderno che valorizza tutti i giocatori, sono molto ottimista”.
E conclude: “Non dobbiamo caricare Pio Esposito di grande pressione, è un 2005 e molto giovane. Ha tutte le caratteristiche per poter diventare un campione, ma il percorso è difficile e lungo. Ci sono due valori che deve per sempre conservare: umiltà e la passione che lo possono portare lontano”.