Nella serata perfetta dell’Inter, capace di travolgere il Torino 5-0 al debutto in Serie A, c’è un nome che ha rubato la scena: Petar Sucic. Arrivato in estate dalla Dinamo Zagabria per circa 16 milioni di euro, il centrocampista croato classe 2003 ha esordito dal primo minuto a San Siro con una prestazione che ha messo in mostra carattere e qualità.
Chivu, privato di Calhanoglu per squalifica, ha scelto Barella regista e ha affidato a Sucic il ruolo di mezzala destra, la sua posizione naturale. Una decisione che ha ripagato: quasi 11 km percorsi, 52 passaggi riusciti su 57, un assist e tanta intelligenza nelle giocate. Oltre ai numeri, a colpire è stato l’atteggiamento: personalità, verticalizzazioni, maturità da veterano pur essendo alla sua prima davanti al pubblico di San Siro.
Un futuro da protagonista
In un centrocampo che può contare sull’esperienza di Mkhitaryan e sulla qualità di Calhanoglu, il croato sembra già pronto a ritagliarsi spazio. Le difficoltà di Frattesi e la gestione fisica dell’armeno potrebbero aprirgli la strada verso un ruolo sempre più centrale.
Anche i media croati hanno sottolineato la sua prova, parlando di una potenziale stella nata all’ombra della Scala del calcio. Chivu ha mostrato fiducia e potrebbe aver trovato la mezzala moderna di cui aveva bisogno: dinamica, completa e capace di incidere subito.
Il mercato austero dell’Inter sembra ancora una volta aver colpito nel segno. Con umiltà e concretezza, Petar Sucic si è già preso un posto nel futuro nerazzurro.