Il caso San Siro continua ad essere in ballo e i progetti San Donato e Rozzano per ora sembrano essere stati messi in stand-by, facendo tornare Inter e Milan al punto di partenza. Ad aggiungere altro caos ad una situazione già delicata è scoppiato poi il caso Curve, con ultras, di entrambe le squadre milanesi, che sono stati fermati per via di atti a sfondo di associazione a delinquere.
A parlare delle questioni ci ha pensato Matteo Salvini, leader della Lega, in visita a Milano. Le sue parole, con un attacco diretto al Sindaco Sala per la situazione San Siro, sono state riprese da Il Fatto Quotidiano: “Stanno discutendo senza arrivare a niente, siamo come al gioco dell’oca e abbiamo perso 5 anni e un miliardo di euro di investimenti privati, passando da Rozzano e San Donato per poi tornare a San Siro. A prescindere da un processo che sono sicuro e spero vedrà l’innocenza di tutti gli indagati, invito il sindaco a riflettere se trascinare per un anno e mezzo la città ferma o se farsi da parte e lasciare che siano i cittadini a parlare”.
Inter-Milan, Salvini sul San Siro
Poi Salvini ha parlato della situazione Curve di San Siro :”Senza ultras San Siro è tristissimo. HHo fatto il ministro dell’Interno e ho convocato più tavoli per la sicurezza negli stadi, perché mi stanno a cuore l’incolumità dei tifosi e delle forze dell’ordine. Quindi, se qualcuno ha preso le curve per un luogo di spaccio o di ritrovo di criminalità, è giusto che venga non allontanato, ma espulso per sempre. Togliere i colori, i suoni, la musica, le bandiere, gli striscioni, i tamburi, i megafoni, lo spirito e il cuore del calcio da San Siro non penso sia la soluzione”.
E continua: “Faccio un appello alla responsabilità delle due società, Inter e Milan, perché pensare a un derby triste, che è un derby conosciuto nel mondo per la bellezza delle coreografie e per gli sfottò.. un derby spento, buio, vuoto, non è un derby. Espelliamo i criminali e quelli che usano il calcio per farsi gli affari loro e vanno in giro sparandosi o spacciando. Però ci sono decine di migliaia di ragazzi che semplicemente vorrebbero andare allo stadio a divertirsi. Spero che Inter e Milan, con la Questura, la Prefettura e la Procura, trovino il modo di trovare un punto di incontro. Io sono a disposizione, siccome è un ambiente che conosco bene per lavoro e per passione da anni e sono anche in contatto con alcuni dei tifosi che sono espulsi e che non hanno commesso reato”.