Il destino di Benjamin Pavard a Milano è sempre più in bilico. Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, l’Inter non considera più il difensore francese un intoccabile: con un’offerta da almeno 20 milioni di euro, Viale della Liberazione sarebbe pronta a dare il via libera alla sua cessione. Un cambio di prospettiva netto, soprattutto se si pensa che appena due estati fa il campione del mondo 2018 aveva fatto di tutto per approdare in nerazzurro, lasciando il Bayern Monaco dopo una lunga trattativa.
Gli interessi dall’estero e il nodo volontà
Le pretendenti non mancano. Dalla Turchia con il Galatasaray, fino al Lille in Ligue 1, passando per l’ambizioso progetto saudita del Noem, le opzioni sul tavolo sono molteplici. Ma il punto centrale resta la volontà del giocatore, che sembra sempre meno coinvolto nel progetto di Cristian Chivu. Dopo una stagione segnata da alti e bassi, tra acciacchi fisici e prestazioni non sempre in linea con le aspettative, Pavard non ha ancora preso una decisione definitiva, ma valuta seriamente nuove sfide.
Parallelamente, l’Inter sa che l’eventuale partenza del francese modificherebbe i piani in difesa. Già oggi, con la cessione di Zalewski, era prevista l’entrata di un centrale. Se però Pavard dovesse salutare, gli innesti diventerebbero due.
Sul taccuino nerazzurro resta il nome di Trevoh Chalobah del Chelsea. L’inglese è partito titolare contro il Crystal Palace, segnale che Maresca potrebbe volerlo trattenere, ma la rosa ampia dei Blues lascia aperto lo spiraglio a un’uscita, magari con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Le mosse di Chivu e la fase decisiva del mercato
In caso di doppio rinforzo, Carlos Augusto tornerebbe stabilmente a ricoprire il ruolo di vice-Dimarco, liberando spazio per l’arrivo di un difensore centrale puro. I tempi, però, si restringono: il mercato entra nella fase cruciale e l’Inter non può permettersi esitazioni.
Il futuro di Pavard resta dunque uno dei temi caldi delle prossime settimane. Se davvero dovesse lasciare Milano, i nerazzurri sarebbero chiamati a ricostruire un tassello fondamentale della propria retroguardia, con la certezza che ogni mossa sarà ponderata ma rapida.