L‘Inter di Cristian Chivu si prepara alla prima stagione e i cambiamenti nella rosa, approfittando della sessione di calciomercato, potrebbero essere molteplici. Nel summit avvenuto ieri nella sede nerazzurra sarebbe risuonato più volte il nome di Ederson, centrocampista dell’Atalanta che potrebbe fare comodo al tecnico romeno in caso di addio di Hakan Calhanoglu. La Dea però non sarebbe attualmente intenzionata a vendere il proprio motore, a meno di un’offerta che possa sforare i 60 milioni di euro.
A parlare del profilo del calciatore, e delle possibilità di vederlo addosso con la maglia meneghina, ci ha pensato Walter Sabatini, stregato nel lontano 2022 dal talento di Ederson: “Ederson mi stregò con una giocata. Uno stop a seguire fatto in mezzo a due avversari e la corsa successiva a recuperare palla. Sensibilità nello stop e velocità nell’attacco. Pensai subito che potesse diventare un giocatore importante. A me non esalta la normalità, voglio qualcosa di speciale e in quel caso lo vidi. […] Per strapparlo al Corinthias spendemmo 6.5 milioni, una cifra contenuta per la Salernitana che in quel momento era già virtualmente retrocessa”.
Poi continua: “Oggi è diventato un giocatore importante e Gasperini lo ha forgiato in tutti gli aspetti: tattica, recupero, marcatura, cose che all’epoca non aveva nel suo bagaglio. Ederson ora è diventato un uomo squadra”. Poi continua sulla possibilità di vederlo all’Inter: “Ci sono calciatori che possono giocare ovunque e per giocare nell’Inter devi essere particolarmente bravo ed Ederson lo è. Lo vedrei bene anche perché Chivu è un allenatore preparato con la conoscenza del calcio giocato ed è capace di trasmettere i giusti concetti ai calciatori. Non mi spingo oltre sull’operazione, sono un dirigente e parlare potrebbe diventare un disturbo per tutti”– ha detto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Inter, Sabatini: “Ederson e Calhanoglu sono giocatori diversi”
Ederson sarebbe entrato nel mirino dell’Inter con l’obiettivo di sostituire Calhanoglu: “Calhanoglu ha le sue qualità ed Ederson le sue. Penso che il brasiliano potrebbe portare un contributo dinamico e nel chilometraggio. Corre anche 12.000 metri a partita”. Poi termina il suo discorso: “Fuori dal campo è legato alla famiglia e non va alla ricerca di cose stravaganti. È molto lineare e lo è anche in campo e durante gli allenamentii. È molto applicato ed europeo da quel punto di vista”.