Due grandi del calcio italiano fuori troppo presto. Inter e Juventus, eliminate agli ottavi di finale del Mondiale per Club rispettivamente da Fluminense e Real Madrid, fanno i conti con una cocente delusione internazionale. E a commentare il momento nero delle due big è stato Massimo Paganin, ex difensore e oggi opinionista, intervenuto ai microfoni di TMW Radio.
Inter, il caso Lautaro e il rischio frattura interna
La riflessione di Paganin parte dall’ambiente nerazzurro, scosso non solo dalla sconfitta sul campo ma anche dalle parole di Lautaro Martinez, che nel post-partita ha espresso pubblicamente il proprio malcontento. “Lautaro ha parlato da capitano – ha spiegato Paganin – e non credo volesse attaccare qualcuno in particolare. Ha semplicemente tracciato una linea, da vincente. Ma quando certe cose si dicono fuori dallo spogliatoio, il rischio è quello di creare tensioni invece che compattare. Ora starà all’allenatore e alla società guidare il gruppo nella giusta direzione”.
Un momento delicato per l’Inter, che si ritrova con una frustrazione difficile da gestire, perché i risultati non sono arrivati quando contavano davvero. “È proprio nei momenti più difficili che si misura la forza di un giocatore. Questi passaggi – ha sottolineato l’ex difensore – servono per crescere, anche se fanno male”.
Juventus, manca la voce dei leader
Se l’Inter si lecca le ferite con la sensazione di aver sprecato un’occasione, la Juventus paga un vuoto strutturale più profondo. Paganin è netto: “Mancano giocatori di livello assoluto. Non vedo leader capaci di alzare la voce, di indicare la strada. La Juve ha bisogno di personalità forti, e nell’ultimo anno questa figura è mancata”.
Una dichiarazione che apre una riflessione più ampia sullo spogliatoio bianconero, in piena ricostruzione tecnica e identitaria. Allegri prima e Montero poi hanno cercato di tenere insieme un gruppo giovane, ma evidentemente privo di riferimenti in grado di accendere la scintilla nei momenti decisivi.
Jonathan David, ora la Juve: “Vediamo se regge il peso della storia”
Nel corso dell’intervista, Paganin ha commentato anche il recente colpo di mercato bianconero: Jonathan David, attaccante a lungo accostato anche all’Inter, è ormai ad un passo dalla Juventus. Ma l’ex calciatore frena gli entusiasmi. “Non si discutono le qualità. Ma quando entri in un club come la Juve cambia tutto. Le pressioni, le aspettative, il peso della maglia. Anche Vlahovic e Kolo Muani avevano grandi doti, poi li abbiamo visti faticare. Sono curioso di vedere come reagirà David”.
Una sfida nella sfida, per un giocatore chiamato a dimostrare non solo numeri, ma anche resistenza psicologica, fame e attitudine da grande squadra. Perché, come ricorda Paganin, “alla Juve non basta essere bravi, bisogna essere pronti a reggere una storia“.