Inter, Chivu: “Sarei rimasto al Parma con il rinnovo, ho avuto la fortuna di venire qui”

Cristian Chivu è stato eletto miglior allenatore rumeno del 2025: il tecnico dell'Inter racconta il suo legame con il Parma e la sua nuova esperienza in nerazzurro

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L’Inter sta portando avanti una stagione tra alti e bassi con Cristian Chivu alla guida e nonostante i risultati a volte non soddisfacenti, la squadra si trova ancora in vetta alla classifica di Serie A. Il percorso iniziato dal tecnico rumeno non era di certo tra i più facili, data l’eredità di una squadra colladauta da anni da parte di un altro allenatore, ovvero Simone Inzaghi.

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Cristian Chivu però sta cercando di trovare la quadra giusta quadra per esaltare al meglio i propri uomini, con impegno e dedizione, tanto da essere nominato miglior tecnico rumeno del 2025. L’allenatore ha concesso poi un’intervista a Gazeta Sporturilor commentando la notizia. Di seguito le parole riportate da fantacalcio.it: “Parma? Non stavo cercando, stavo aspettando. Aspettavo l’occasione giusta per quello che volevo fare. È stata un’attesa lunga e a febbraio si è presentata l’opportunità di andare al Parma, in Serie A, dove molti pensavano che non avrei avuto successo”.

Poi prosegue: “Ho avuto l’opportunità di vivere 13 partite in tre mesi, con un percorso che ha portato al raggiungimento dell’obiettivo (la salvezza in Serie A n.d.r). Questo nonostante molti fossero scettici a causa del calendario complicato. Sembrava impossibile per il Parma salvarsi“.

Inter, Chivu: “Ho avuto la fortuna di diventare allenatore qui”

Cristian Chivu racconta poi del passaggio in nerazzurro: “Ci siamo dati da fare, abbiamo lavorato, ci abbiamo creduto e siamo stati ottimisti. Alla fine è questo quello che conta: credere con tutto il cuore che ci si riuscirà e ci sono riuscito. Sarei rimasto al Parma, avrei dovuto prolungare il contratto ed eravamo in negoziazione. Ma l’Inter è intervenuta, perché Simone Inzaghi se ne era andato e io ho avuto la fortuna di essere nominato allenatore qui“.

Poi termina parlando della pressione a cui è sottoposto: “Non hai mai pace, sempre sotto pressione per i risultati. Giochi ogni tre giorni, non hai nemmeno il tempo di allenarti. Ho avuto un’esperienza simile da giocatore, ora da allenatore. Ma si tratta di una strategia di gestione diversa, di una metodologia diversa. Ma con l’aiuto dello staff e l’esperienza maturata come giocatore, riesco a creare il mio comfort e a stabilire alcune priorità nei confronti del gruppo, della squadra, del club e dei tifosi. So che responsabilità ho e cosa significa rappresentare l’Inter a questo livello. Non mi lamento, mi piace la responsabilità. Mi piacciono queste cose che mi tengono sveglio, mi aiutano a rimanere con i piedi per terra”

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